mercoledì 2 aprile 2008

I TENTACOLI DI MEDUSA



01 marzo 2008

“Pop corn movies”

Chi ha detto che i lavori in questa città vanno per le lunghe? A volte procedono molto velocemente, anche troppo. E’ il caso della contestata Multisala cinematografica di Novoli (2195 posti) che cresce a vista d’occhio addirittura prima che siano stati dati i permessi, anzi, per precisione, anche se la Regione toscana ha negato l’autorizzazione. Secondo la legge regionale, per poter aprire il nuovo Multiplex si dovrebbero prima chiudere altre sale per un totale di 2200 posti; col rischio di veder sparire quei pochi cinema rimasti in centro che propongono un’offerta di qualità. La cosa peraltro non sembra preoccupare l’assessore alla cultura che addirittura difende il nuovo progetto invocando la competizione e il mercato. Non si è accorto che i Multiplex sono i luoghi che omologano al ribasso l’offerta cinematografica? Ancor più incredibile è l’intero progetto che si dovrebbe espandere intorno al Multiplex: un complesso di ben 45.000mq su due piani, con 120 negozi e 7000 posti auto. Il tutto giustificato dal punto di vista urbanistico in quanto attività “accessorie” al cinema: supermercato, grandi magazzini, negozi di elettronica e palestra compresi. La cosa non sta in piedi, ma per l’assessore all’urbanistica va tutto bene, e rivendica il primato “di avere un Multiplex in città”. Lo invitiamo a non scomodare ancora una volta il concetto di modernità. Non sarà invece che il Multiplex è il pretesto per un’operazione puramente economica di cui sentono il bisogno non i fiorentini ma i soliti costruttori? Cultura e modernità stanno proprio da un’altra parte, quella dove la giunta Domenici si ostina a non guardare.

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GLI ULTIMI SOPRAVVISSUTI SARANNO GIUSTIZIATI.

Fino agli anni 80 i cinema a Firenze dipendevano dalla famiglia Germani, essa possedeva le sale del centro storico e alcune sale nelle periferie della città. I cinema che non appartenevano ai Germani, comunque dipendevano dalla suddetta famiglia, perché le agenzie di distribuzione e di noleggio dei film erano sue. Per poter campare i piccoli gestori dovevano associarsi all’organizzazione Germani, e pagare per essere programmati e poter fare cinema. I Castellani si rifiutarono di associarsi e negli anni, sono stati costretti alla chiusura. Naturalmente i cinema di prima visione erano solo i cinema di Germani, (Odeon, Gambrinus, Excelsior, Edison, Astra, Astra2, prima Metropolitan, Manzoni, ecc. ecc.) tutti gli altri dovevano fare le seconde visioni o anche le terze e le quarte, dipendeva dall’anzianità in cui i gestori delle sale si erano associate all’organizzazione. Oggi le cose non stanno più così, le case di distribuzione film non appartengono più tutte ai Germani, i cinema si sono organizzati, sono nate nuove società riunendo cinema in gruppi o categorie, e facendoli diventare di prima visione. Con l’avvento di Cecchi Gori, i Germani hanno avuto il colpo di grazia, hanno perso il monopolio del cinema a Firenze, hanno conosciuto la concorrenza. Il cinema in centro chiude, in parte per colpa dell’amministrazione Fiorentina, e della z.t.l, ma in parte anche dei Germani. Il cinema Excelsior, e il cinema Gambrinus, di proprietà del Germani sono chiusi, non perché non lavoravano più, ma solo perché i Germani hanno commissionato alla San Donato S.r.l. il Multiplex di Novoli e in previsione della sua apertura li hanno chiusi. Il cinema Astra 2 in piazza Beccaria, sempre della famigerata famiglia, è uno dei cinema che lavora di più in Firenze, ebbene, l’Astra 2 è in vendita, la società incaricata alla vendita è la San Donato S.r.l. l’Astra 2 chiuderà e la licenza di attività verrà trasferita nel multiplex di Novoli. I Germani hanno fatto la scelta di costruire il multiplex in quella zona di Firenze perché è una zona con alta densità di popolazione, cioè il quartiere 5. I cinema del quartiere 5 hanno resistito alle crisi cinematografiche avvenute negli anni, solo il cinema Vittoria ha chiuso ed è stato trasformato in appartamenti. La gente, nonostante i multiplex vicini, Warner Willage e Vis Pathè, continuano a affluire abbondantemente nelle sale del quartiere 5. Il cinema Adriano è stato ristrutturato da pochi anni, da monosala e stato trasformato in multisala a due schermi, è un bel cinema che non ha niente a invidiare alla comodità e alle tecnologie dei Multiplex, ha uno schermo gigantesco, e delle poltrone comodissime un metro e mezzo di distanza l’una dall’altra, ed è dotato di impianto Dolby Digital, e si sente benissimo. Il cinema Flora anche esso ha due sale, e fa film di qualità, essendo un cinema d’Essai. La sala grande è stata ristrutturata recentemente, ha 500 poltrone comodissime, anche esse ad un metro e mezzo di distanza l’una dall’altra, ha le migliori e più costose macchine da proiezione sul mercato, che nemmeno i multiplex hanno, le Kinoton, uno schermo grande che va da parete a parete, ed è dotata di impianto Dolby Digital e Digital Dts, poi miracolo, ha ancora la galleria, ed è comodissima.
Il cinema Flora è multisala dal 1914 e è stata la prima multisala della toscana, e la seconda in Italia. Oggi è il cinema più vecchio di Firenze, il primo cinema a aprire in Firenze nel 1913 fu l’Edison, del gruppo Germani, oggi è una libreria. Germani con la complicità di Medusa ha scelto di costruire il multiplex per cannibalizzare i cinema del quartiere di Rifredi (quartiere 5) sapendo che anche la perdita di un solo 20% per questi cinema sarebbe la fine, e sarebbero costretti a chiudere. Con la chiusura del cinema Flora, presto chiuderebbe anche il cinema Fiorella (2 sale) perché legata strettamente alle sorti dello stesso. I cinema di Cecchi Gori, già assaliti dai debiti per altri motivi che tutti sanno, riceverebbero un duro colpo, visto che in Firenze con l’avvento dei 2 multiplex si è perso più del 60% di spettatori e anche essi sarebbero costretti alla chiusura se diminuissero ulteriormente le presenze. Praticamente Germani con questa mossa vuole obbligare alla chiusura tutti i cinema di Firenze per tornare l’indiscusso e incontrastato Re del cinema Fiorentino e avere completamente di nuovo il monopolio nel settore. C’è una legge che si chiama antitrust, e dice che se un’attività viene inserita in un complesso urbano vicino ad altre attività della stessa tipologia, ed è atta a danneggiare irreparabilmente la concorrenza ne dovrebbe vietare l’attività. La legge regionale che fino a ora ha impedito la costruzione di un multiplex in città è stata fatta per salvaguardare i cinema cittadini, non per impedirne la realizzazione, il cinema va fatto dove manca, non dove la richiesta non c’è. La Confesercenti invece, è preoccupata per il futuro del polo commerciale che nascerà a Novoli, e spinge all’apertura del multiplex. Dicendo: “Qui stanno nascendo complessi residenziali, direzionali e commerciali accanto al palazzo di giustizia e al polo universitario. Nel piano di recupero dell’ex area fiat si prevede una serie di attività inerenti al commercio, ma abbiamo grossi dubbi sulla clientela a cui dovranno riferirsi. Ad abitare si presuppone che ci andranno persone senza problemi, con un lavoro che li porterà via la mattina per far ritorno la sera. Allora il genere degli alimentari servirà a ben poco e i negozi alle 20 chiudo, quindi non c’è servizio” insomma la Confersercenti spinge all’apertura del multiplex, perché, teme che il centro commerciale senza il cinema e senza i suoi spettatori, (che prima potrebbero, andare a comprare e spendere in quei negozi) potrebbe risultare un fiasco, e che i negozi non avendo un giro d’affari adeguato, a poco chiuderebbero. Non ha considerato che i cinema lavorano esclusivamente negli spettacoli serali e la Domenica , cioè alle 20,30 – 22,45 e che a quell’ora i negozi sono già chiusi e che la Domenica non aprono? Insomma il cinema a complemento dei 120 negozi, solo per alzarne il valore commerciale. Bravi bella trovata, complimenti. Il cinema non aiuterà a far sopravvivere i negozi in quel centro commerciale, ma aiuterà sicuramente a far chiudere i multisala e monosala vicini, e tutti i cinema sopravvissuti, contribuendo a impoverire i quartieri di Firenze di un servizio indispensabile per il tessuto sociale della comunità. Per le persone anziane sarà impossibile la fruizione del cinema, i quartieri moriranno, diventeranno come il centro storico, alla chiusura dei negozi, saranno solo quartieri dormitorio, e la microcriminalità dilagherà indisturbata da tutte le parti. L’assessore all’urbanistica Gianni Biagi risponde serafico alla CONFESERCENTI: “non dipende da noi , il comune, i permessi per la costruzione li ha dati, ma c’è una legge regionale che potrebbe impedirne l’apertura, intanto però costruiamo, la San Donato S.r.l. si sta muovendo per trovare il sistema di aggirare la legge, è solo una questione di tempi…. (la costruzione e i permessi edilizi in campo cinematografico dipendono solo ed esclusivamente dalla Regione Toscana, la quale fino a oggi non ha dato nessun tipo di permesso per l’edificazione. E’ dal 2001 che nega la realizzazione del multiplex alla San Donato) insomma, stanno costruendo nella piena illegalità, con l’appoggio dell’amministrazione pubblica, la quale invece di propagandare a favore la nascita del multiplex di Novoli, dovrebbe impedirne la costruzione con tanto di sequestro di cantiere, visto che per il momento è completamente abusivo. Chissà cosa ha promesso la San Donato, i Germani e la Medusa a questi assessori….

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